Il 25, 26 e 27 maggio a Druento (TO) si è tenuta la prima Spring School della Comunità Professionale di Riflessione Infermieristica.
Venerdì 25 maggio presso la casa di spiritualità Mater Unitatis Giulio di Stefano (propulsore della CSRI) ha dato avvio ai lavori della prima Spring School della CSRI introducendo il tema sulla dignità professionale oggetto di approfondimento e studio delle tre giornate di lavoro.
Il confronto si è aperto con l’approfondimento del significato di “rispetto” e le condizioni per cui un professionista della salute è meritevole di essere rispettato. Le strategie per imbattersi in atteggiamenti rispettosi devono innanzitutto passare attraverso il dialogo, e quindi attraverso le dinamiche della relazione infermiere-paziente ma anche infermiere-altri professionisti.
Don Paolo Squizzato nella sua relazione “Dignità e cura. Il perché di una reciprocità “, ha avvalorato un concetto fondamentale e rimarcato da diversi filosofi da secoli, ovvero che l’uomo è degno in quanto portatore innato di dignità sin dalla nascita, e in nessun modo ha senso parlare di “rimuovere” la dignità. Se però la dignità umana può essere minacciata, messa in ombra o ancor peggio, infangata, meritano una riflessione gli atteggiamenti e i comportamenti che gli esseri umani hanno perpetuato nel corso della storia. È stata di grande stimolo la lettura e l’argomentazione da parte di Don Paolo Scquizzato di alcuni brani, tra cui uno di Primo Levi, il quale ha realmente vissuto quello che viene definito come l’inferno in terra.
La seconda giornata si è aperta con l’intervento del Prof. Fausto Roggerone, “Dignità, identità professionale e percezione di benessere”, il quale ha analizzato la dignità della persona con un focus differente, ovvero quello degli ambienti di lavoro. Ha introdotto il concetto di autostima della persona, da intendersi come traslazione sul piano psicologico del concetto di dignità, in quanto rappresentazione di noi stessi e del nostro valore, nonché delle nostre azioni. È stato successivamente affrontato anche il concetto di benessere organizzativo proprio in relazione al tema della dignità dell’individuo, mettendo in luce che l’adozione di comportamento non rispettosi nell’ambiente di lavoro produce effetti in primis sull’individuo, ma immediatamente anche sul gruppo, generando una diminuzione del benessere percepito, un incremento dello stress, sentimento di vergogna e diminuzione della capacità di portare a termine di propri compiti. Sentirsi meno capaci attiva schemi di pensiero orientati alla negatività, creando un diffuso senso di abbandono e fallimento, con una perdita di energia.
La mattinata è proseguita con la presentazione di esperienze emblematiche in tema di politica professionale, attraverso 3 racconti a cura di tre propulsori della CSRI: Ida Ginosa, Giorgio Campagnola e Claudio Maliziola. Durante la terza e ultima giornata della Spring School è stato richiesto ai componenti della CSRI di elaborare e proporre alcune strategie di politica professionale in merito alla tutela della dignità professionale. I gruppi di lavoro hanno ricevuto il mandato di elaborare proposte di interventi di politica professionale nell’ambito del tema della professionale.
Questa prima esperienza di Spring School ha visto la partecipazione dei 12 propulsori e di 37 componenti della CSRI. I partecipanti a conclusione della Spring School, concordano nell’affermare che sono state tre giornate ricche di approfondimento, studio e confronto costruttivo svoltesi in un clima di serenità che ha favorito il dialogo autentico tra professionisti.