Comunità Sperimentale di Riflessione Infermieristica

Progetto editoriale

Infermieri e politica professionale:

La necessità di una sfida contemporanea

La politica professionale non può essere una strategia imposta dall’alto, da un vertice più o meno lontano dall’esperienza quotidiana di ogni infermiere.

Ogni infermiere, infatti, può fare politica professionale, soprattutto se lo fa insieme ad altri: con il proprio collega nei luoghi di lavoro; in vari gruppi di ricerca, di formazione, di progetto; con l’Ordine professionale e con ogni altra forma aggregativa che concorre a costituire la comunità professionale. Una collettività che agisce, pensa e si prepara a pensare, con lungimiranza.

Affinché ciò si realizzi, è necessario condividere il concetto di politica professionale e intendersi su come intraprendere l’azione politica.

Questo progetto editoriale si inserisce in questa prospettiva.

L’obiettivo è provare a definire che cos’è la politica professionale, chiarire su che cosa si fonda e intercettare l’interesse di quegli infermieri che vogliono crescere come massa critica professionale in grado, in un panorama complesso, di far germogliare prospettive di ampio respiro e pensieri innovativi direttamente nei propri contesti di lavoro, oltre che in quelli istituzionali.

Il progetto editoriale è così articolato:

  1. un contributo introduttivo costituito dalle parole di personaggi autorevoli in diversi campi, espresse in un seminario universitario nel 2017;
  2. pillole editoriali settimanali scritte a partire da ogni lettera dell’alfabeto a cui è stata associata una parola chiave, riferita alla politica professionale;
  3. 9 testi più approfonditi su temi che caratterizzano la politica professionale, pubblicati mensilmente e veicolati da un termine pilota.

Ogni testo è preceduto da un abstract che ne descrive sinteticamente il contenuto. La trattazione vera e propria è tripartita: la prima parte dedicata ad alcune precisazioni concettuali; la seconda dedicata ad alcuni spunti per contestualizzare e problematizzare la tematica; la terza dedicata ad alcune possibili strategie risolutive o evolutive.

 


Atti del convegno

PROFESSIONISMO  E  POLITICA  PROFESSIONALE:

una sfida  per  infermieri e  ostetriche

Relazioni tratte dal Seminario universitario destinato agli studenti dei Corsi di Laurea in Scienze Infermieristiche e Ostetriche dell’Università Cattolica Sacro Cuore – sedi di Roma e Torino

Torino il 25-26 maggio 2017 

Introduzione al Seminario
(Caterina Galletti)
Dai mezzi ai fini: per una politica professionale nel nuovo professionalismo
(Willem Tousijn)
Politica come atto di umanità: una possibile lettura
(Fratel Michael Semeraro)
Politica professionale ed epistemologia infermieristica: quale rapporto?
(Duilio Manara)
La politica professionale della Federazione Ipasvi: una testimonianza storica
(suor Odilia D’Avella intervistata da Emma Martellotti)

Zelo

a cura di  Patrizia Sampietro Coen[1]e  Andreina Zavaglio[2]   La…

Virtù

a cura di  Giuseppe Marmo[1]   La parola latina virtus,…

Utilità

a cura di Rachele Ferrua[1]   La parola utilità, dal…

Trasparenza

a cura di Claudia Gatta[1] e Monica Rolfo[2]   La trasparenza…

Scaltrezza

a cura di Ida Ginosa[1]  e  Andreina Zavaglio[2]   La parola…

Riflessione

a cura di Vincenzo Colino[1]   Il termine riflessione deriva…

Qualità

a cura di Ricardo Sperlinga[1]   La qualità è una proprietà…

Potere

a cura di Chiara Gammarota[1] e Federica Fenoglio[2]   “Potere”…

Opportunità

a cura di Fabio Bidoggia[1]   Adeguatezza, appropriatezza,…

Negoziazione

/
a cura di Giuseppe Marmo[1] e Alessio Rizzo[2]   La negoziazione…

Motivazione

/
a cura di  Giuseppe Marmo[1] con il contributo di Alessandro…

Lealtà

/
A cura di Stefania Fagiano[1] e  Andreina Zavaglio[2]   Il…

Interesse

/
a cura di  Giuseppe Marmo[1] e Rachele Ferrua[2]   Il…

Giustizia

/
a cura di  Giuseppe Marmo[1] e  Patrizia Sampietro Coen[2]   La…

Fine

/
a cura di  Massimo Corso[1] e Silvana Paoletti[2] Il termine…

Emancipazione

/
a cura di  Giuseppe Marmo[1] e Rachele Ferrua[2] Emancipare,…

Discernimento

/
a cura di Alessandro Bertellini[1] e Marco Orusa[2]  Il termine…

Condivisione

/
a cura di Paola Tortorella[1] Il termine condivisione [possedere…

Bene Comune

/
a cura di  Giuseppe Marmo[1] e  Silvana Paoletti[2] Il  bene…

Alleanza

/
a cura di Alessandro Bertellini[*] e Marco Orusa[†]                   …

L’ABC DELLA POLITICA PROFESSIONALE IN PILLOLE

L’ABC della politica professionale è costituito da una serie…

POLITICA PROFESSIONALE: IL VIAGGIO CONTINUA

La nostra riflessione circa il concetto di politica professionale attraverso le “pillole dell’abc” è giunto al termine, ma l’approfondimento che vogliamo proporvi sull’argomento continua.

Il lavoro della CSRI non si è limitato all’identificazione di parole chiave; si è dedicato anche con particolare impegno alla definizione di politica professionale infermieristica in un disegno più complesso, fatto di elementi fra loro inestricabilmente legati.

Vi proporremo settimanalmente nove documenti di approfondimento in merito ad altrettanti elementi che abbiamo ritenuto essere valide chiavi di lettura della questione.

IL DISEGNO

I nove filoni sono collegati in un unico disegno che origina da due presupposti:

  • il concetto di politica professionale è estremamente ampio e includente; la politica professionale, infatti, può essere esercitata da chiunque, a qualsiasi livello, e lambisce ogni aspetto professionale.
  • è impossibile fare bene politica professionale senza avere chiaro lo specifico professionale.

Ne è derivata una linea logica, scandita da alcune affermazioni, entro la quale trovano collocazione i vari approfondimenti

  • Esercitare politica professionale infermieristica non può prescindere dalle finalità di servizio e cura che la caratterizzano, che determinano la sua utilità sociale [filone 1 – Logica di servizio e politica professionale] e che sostengono la dignità delle persone assistite e dei professionisti [filone 2 – Dignità professionale e politica professionale]
  • La politica professionale volge lo sguardo alle organizzazioni, all’opera del quadri direttivi [filone 3 – Managerialismo, professionalismo e politica professionale], alla capacità dei professionisti di influenzare il sistema [filone 4 – Potere, autorità e politica professionale] anche attraverso il riconoscimento e l’azione di una leadership diffusa [filone 5 – Leadership di servizio e politica professionale]
  • La politica professionale si sviluppa attraverso quattro processi fondamentali: quello comunicativo [filone 6 – La comunicazione politica], quello cultural-formativo [filone 7 – Formazione, cultura e politica professionale], quello storico identitario [filone 8 – Memoria, identità e politica professionale], quello aggregativo [filone 9 – Aggregazione e politica professionale]

Temi di approfondimento

In questa sezione verranno pubblicati i testi di approfondimento sui temi che caratterizzano la politica professionale, pubblicati mensilmente e veicolati da un termine pilota.

FILONE 1 – LOGICA DI SERVIZIO E POLITICA PROFESSIONALE

a cura di Laura Rapelli[1]

[con il contributo di Debora Bologna, Antonella Dragonetti,  Paola Salisburgo, Carmen Savarese] [2]

Di che cosa si tratta?

La mission di una professione ne determina l’utilità sociale e, quindi, la sopravvivenza stessa all’interno di un contesto sociale. Su questo si fonda la logica di servizio entro la quale l’assistenza infermieristica si sviluppa per affrontare i bisogni di assistenza infermieristica delle persone e dei loro famigliari.

Perché è importante in tema di politica professionale?

  • La chiara conoscenza e comprensione della mission professionale, della propria utilità sociale, mantiene saldo il senso di unità, di appartenenza, orienta gli obiettivi ed evita fratture interne.
  • La politica professionale dovrebbe dichiarare quale è la propria Wetanschauung, in modo da chiarire i presupposti fondanti delle proprie scelte; dovrebbe dichiarare le coordinate del pensiero infermieristico per accogliere ed elaborare distinzioni che possono coesistere nell’interpretare l’assistenza infermieristica.

Perché abbiamo scelto questa tematica?

La professione infermieristica in Italia, sia per la grandezza numerica che la contraddistingue sia per la varietà dei luoghi in cui realizza la propria attività, sempre più specialistica, è soggetta a diversificazioni interne. Se tali diversificazioni non risultano chiaramente regolamentate e, soprattutto, ricondotte con coerenza alla mission fondamentale dell’assistenza infermieristica, rischiano di costituire dei veri e propri elementi divisivi.

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[1] Infermiera laureata magistrale, referente Dipartimento Ortopedia e Neuroscienze DiPSa AOU Città della Salute e della Scienza presidio CTO di Torino – Membro della Comunità Sperimentale di Riflessione Infermieristica

[2] Membri della Comunità Sperimentale di Riflessione Infermieristica

FILONE 2 – DIGNITÀ E POLITICA PROFESSIONALE

a cura di Giulio Di Stefano [1]
[con il contributo di Monica Molinar Min, Barbara Moro] [2]

Di che cosa si tratta?

La dignità umana è data ontologicamente, per il semplice fatto di essere uomo e di esistere come individuo unico e irripetibile. Lo stesso non può essere detto per la dignità professionale. Ogni professione che desidera essere riconosciuta e valorizzata come tale deve dimostrare la legittimità di tale richiesta. Che cosa rende una professione degna di essere considerata tale? Come può una professione legittimare la propria esistenza in un determinato contesto sociale e professionale?

Perché è importante in tema di politica professionale?

 La dignità è un mezzo per far assumere una rilevanza primaria alla propria condizione. Una solida dignità professionale è fondamentale in tema di politica perché essa apre al dialogo simmetrico con altre professioni e al dibattito costruttivo con gli stakeholder, allontanando il rischio di manipolazioni esterne.
 La politica professionale infermieristica è in tensione verso la valorizzazione dell’utilità sociale della professione, la promozione della dignità professionale degli infermieri, la cura delle condizioni organizzative, gestionali, formative che consentono agli infermieri la piena titolarità e responsabilità dell’esercizio professionale.

Perché abbiamo scelto questa tematica?

La dignità, in quanto intangibile, rischia fortemente di essere spesso ignorata sia nell’assistenza infermieristica sia nello sviluppo professionale infermieristico. Eppure, l’Infermiere, da una parte, dichiara, di operare difendendo la dignità dell’essere umano e, dall’altra, rivendica un riconoscimento della propria identità attraverso il rispetto della sua dignità. Esiste, evidentemente, una discrasia, più o meno accentuata a seconda dei contesti, tra quanto propugnato e quanto agito o vissuto. Le attuali strategie per coinvolgere gli infermieri in un progetto mirato alla tutela della dignità assistenziale e professionale sono ancora in divenire. Proprio per questo è importante ancora riflettere, parlarne, proporsi.

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[1] Infermiere Laureato Magistrale, Dipartimento di Medicina Presidio Ospedaliero di Piacenza – Membro della Comunità Sperimentale di Riflessione Infermieristica di Torino

[2] Membri della Comunità Sperimentale di Riflessione Infermieristica di Torino

FILONE 3 – MANAGERIALISMO, PROFESSIONALISMO E POLITICA PROFESSIONALE

a cura di Marco Enrico Grazioli1
[con il contributo di Johnny Acquaro, Irina Cazzaniga, Rachele Ferrua] 2

Di che cosa si tratta?

Il ruolo di chi ricopre posizioni manageriali in sanità, siano esse di coordinamento o dirigenziali, è notevolmente mutato al mutare dei sistemi sanitari, Concetti tipicamente manageriali come efficienza, funzionalità, produttività, competitività e gestione aziendale, vanno di pari passo con quelli prettamente sanitari di diritto alla tutela della salute, efficacia, appropriatezza, equità, politica sanitaria e livelli essenziali di assistenza. De facto, lo spostamento verso sempre maggiori responsabilità di tipo gestionale apre, anche per gli infermieri che ricoprono ruoli manageriali, scenari interessanti di autonomia e di potere strategico anche per lo sviluppo professionale.

Perché è importante in tema di politica professionale?

 La politica professionale fa leva sulle posizioni dirigenziali e manageriali, il cui potere è formalmente riconosciuto, per costruire sinergie e orientare il cambiamento.
 Coloro che rivestono posizioni organizzative di coordinamento o di tipo dirigenziale, avendo la possibilità di prendere parte alla formulazione dei macrobiettivi di aziende e altre istituzioni, risultano i facilitatori privilegiati della politica professionale infermieristica.

Perché abbiamo scelto questa tematica?

La possibilità conquistata negli anni dagli infermieri di rivestire posizioni di coordinamento e dirigenziali di livello sempre più alto costituisce, per la professione, una vera e propria condizione favorevole. Molto spesso, però, osserviamo uno sbilanciamento delle funzioni di tali figure verso attività di tipo amministrativo a scapito di quella funzione strategico-professionale che potrebbe avere grande importanza nell’orientare le politiche delle organizzazioni anche a favore di una valorizzazione delle professioni operanti al loro interno. Ciò merita attenta riflessione.

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1 Infermiere laureato magistrale, responsabile dei processi innovativi Direzione Professioni Sanitarie e Sociali, ASST Lodi – Membro della Comunità Sperimentale di Riflessione Infermieristica di Torino
2 Membri della Comunità Sperimentale di Riflessione Infermieristica di Torino

FILONE 4 – POTERE, AUTORITÀ E POLITICA PROFESSIONALE

a cura di Cristina Faenzi [1]

[Emiliano Bruno, Claudia Gatta, Monica Rolfo, Massimiliano Sciretti] [2]

Di che cosa si tratta?

I professionisti sanitari, in particolare gli infermieri, portatori del “potere” della competenza, devono diventare anche portatori di “potere” politico, aggregandosi e dotandosi di strumenti di analisi/diagnosi organizzativa e di progettualità in grado di influenzare quelle scelte di politica sanitaria, organizzativa e professionale che consentono di realizzare in modo partecipato le auspicate trasformazioni dell’offerta assistenziale.

 

Perché è importante in tema di politica professionale?

  • Gli infermieri devono prendere coscienza del ruolo all’interno del sistema salute e del peso rilevante che hanno nel rappresentare una risorsa per i cittadini.
  • Per gli infermieri, poter influenzare in modo più o meno diretto le decisioni dei detentori del potere nel sistema politico significa conservare o modificare i valori del sistema stesso.

 

Perché abbiamo scelto questa tematica?

Il cambiamento è una realtà inalienabile: qualunque sistema statico è destinato all’implosione, se non adotta cambiamenti che permettano l’adattamento al contesto circostante. Il cambiamento però deve essere guidato e coerente per non snaturare l’essenza delle organizzazioni e dei professionisti che le animano. Gli infermieri, per la loro vicinanza al cittadino, vero fruitore dei servizi, dovrebbero possedere la capacità di influenzare i processi di cambiamento, sia a livello macro sia al livello micro.

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[1] Infermiera laureata magistrale, Bed manager Direzione Sanitaria AOU Città della Salute e della Scienza di Torino Presidio Molinette – Membro della Comunità Sperimentale di Riflessione Infermieristica di Torino

[2] Membri della Comunità Sperimentale di Riflessione Infermieristica di Torino

FILONE 5 – LEADERSHIP DI SERVIZIO E POLITICA PROFESSIONALE

a cura di Giorgio Campagnola[1]

[con il contributo di Irina Cazzaniga, Stefania Fagiano, Elena Milanesi, Laura Plati] [2]

Di che cosa si tratta?

La leadership di servizio si realizza quando il leader assume una posizione di servizio all’interno delle relazioni con i componenti del proprio gruppo di lavoro, anteponendo gli interessi dello stesso ai propri. Il leader di servizio si configura come un individuo con robuste capacità di empowerment, in grado di incoraggiare la reciprocità, la collegialità, il sostegno e l’apprendimento sociale. Adottare un modello di leadership di servizio significa allontanarsi da uno stile accentrante improntato al controllo per sposare un approccio decentrato, in grado di impattare positivamente sul clima organizzativo e di catalizzare il raggiungimento di obiettivi comuni.

Perché è importante in tema di politica professionale?

  • Politica e leadership hanno forti analogie: entrambe rappresentano un modo di influenzare i comportamenti verso determinati obiettivi; quindi parlare di leadership significa parlare anche di politica.
  • Nell’ottica della politica professionale infermieristica, la leadership è concepita in termini diffusi e non gerarchici, pur nel rispetto delle distinzioni di responsabilità (professionista, coordinatore, dirigente, rappresentanza professionale): tutti possono fare politica professionale.

 

Perché abbiamo scelto questa tematica?

Non esiste un processo efficace di cambiamento senza il contributo della leadership. Ma la leadership esercitata da chi? E con quali obiettivi? Questo modello, orientato allo sviluppo del benessere di altri individui, è in grado di stimolare il passaggio da “posizione organizzativa” a “posizione di servizio” valorizzando il percorso di crescita di ogni componente del gruppo o dell’intera comunità professionale.

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[1] Infermiere laureato magistrale, Medicina e Chirurgia di accettazione e d’urgenza/Anestesia e Rianimazione, Ospedale Humanitas  Gradenigo – Membro della Comunità Sperimentale di Riflessione Infermieristica di Torino

[2] Membri della Comunità Sperimentale di Riflessione Infermieristica di Torino

FILONE 6 – LA COMUNICAZIONE POLITICA

a cura di Claudio Maliziola[1]

[con il contributo di Ida Ginosa] [2]

Di che cosa si tratta?

Il dialogo costituisce la condizione obbligatoria per costruire un pensiero condiviso: solo il dialogo porta a considerare anche le idee degli altri, a capirle e a trovare sintesi con le proprie; solo il dialogo consente di irrobustire le proprie convinzioni e di verificarne la solidità. Oggi i social media dovrebbero facilitare lo scambio di informazioni, anche se è sempre più diffuso un uso “urlato” e unidirezionale di tali mezzi senza realizzare un vero confronto.

 

Perché è importante in tema di politica professionale?

  • La partecipazione politica vive di dialogo: la politica professionale vive di informazioni, provenienti da e dirette verso il mondo politico, sociale, scientifico e le altre professioni. Per dialogare e pensare vi è bisogno di informazioni trasparenti, precise ma al contempo facilmente fruibili.
  • La politica professionale infermieristica deve fare un uso ragionato e intelligente di tutti i mezzi di comunicazione, soprattutto di quelli più attuali, di cui deve conoscere potenzialità e rischi.

Perché abbiamo scelto questa tematica?

L’utilizzo dei social media da parte degli infermieri oggi è questione dibattuta, a livello etico, morale e strumentale. Di fatto non è più pensabile di ridurre o ignorare la questione, vista la portata che i processi che derivano dall’uso di queste piattaforme hanno assunto nella vita di tutti, infermieri e cittadini. Occorre quindi imparare a conoscerne potenzialità e limiti, vantaggi e rischi, perché tali mezzi possano risultare quanto più uno strumento di comunicazione e collaborazione, e non fonte di strumentalizzazioni che possano minare l’immagine della professione.

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[1] Infermiere laureato magistrale –  Dipartimento Salute Mentale AUSL Piacenza – Membro della Comunità Sperimentale di Riflessione Infermieristica di Torino

[2] Membro della Comunità Sperimentale di Riflessione Infermieristica di Torino

FILONE 7 – FORMAZIONE, CULTURA E POLITICA PROFESSIONALE

a cura di Andreina Zavaglio[1]

[con il contributo di Bonino Marisa, Carisio Barbara, Gho Cristina

Grubich Sergio, Sampietro Coen Patrizia] [2]

Di che cosa si tratta?

Omnia est cultura e la cultura professionale costituisce un sottoinsieme del bagaglio di conoscenze, credenze, comportamenti, valori, norme e simboli del singolo: essa è pertanto soggetta al contatto con altre culture, organizzative, professionali e sociali, da cui risulta inevitabilmente influenzata. La cultura professionale si irrobustisce nel mondo accademico, dei servizi e della ricerca.

Perché è importante in tema di politica professionale?

  • Possedere una solida cultura professionale salvaguarda i professionisti da erosioni esterne e predispone alla crescita e alla co-costruzione. Fare formazione, a prescindere dal contesto e dai contenuti, significa non solo fare educazione ma anche produrre e trasmettere cultura.
  • Formare i professionisti alla cultura dà spessore alla politica professionale, alla ragione critica che la deve ispirare e al dibattito di cui si alimenta.

Perché abbiamo scelto questa tematica?

Parlare e riflettere di politica professionale significa di per sé fare cultura. E fare cultura sulla politica professionale infermieristica è core rispetto alla questione. Da qui la necessità di sistematizzare un bagaglio di conoscenze utili per ragionare in termini anche politici e tale da poter essere condiviso con tutti gli infermieri, ovunque essi operino.

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[1]Infermiera laureata magistrale – Corso di Laurea in Infermieristica Università Piemonte Orientale sede di Novara – Membro della Comunità Sperimentale di Riflessione Infermieristica di Torino

[2] Membri della Comunità Sperimentale di Riflessione Infermieristica di Torino

FILONE 8 – MEMORIA, IDENTITÀ E POLITICA PROFESSIONALE

a cura di Arianna Procacci [1]

[con il contributo di Johnny Acquaro, Emilia Comolli] [2]

Di che cosa si tratta?

La storia evolutiva di una professione costituisce, di fatto, la testimonianza e la memoria documentata di un processo anche di politica professionale.

Perché è importante in tema di politica professionale?

  • La politica professionale risulta orientata ed efficace solo se fondata su un’identità forte, superando le frammentazioni interne e i fraintendimenti interni che rendono, invece, gli infermieri fragili e vulnerabili sul piano politico.
  • La politica professionale infermieristica deve conoscere la propria storia e farne tesoro, in particolare riferendosi a quelle strategie che sono risultate vincenti e ponendosi in continuità con gli obiettivi professionali storicamente perseguiti per un’evoluzione coerente.

Perché abbiamo scelto questa tematica?

Se domandiamo al cittadino “chi è l’infermiere?”, questi ha notevoli difficoltà nel rispondere, denotando sia un problema di visibilità sia, più probabilmente, una fragilità identitaria da parte degli infermieri stessi. A sostegno di questa ipotesi, se ribaltassimo la medesima domanda agli infermieri con tutta probabilità otterremmo un quadro esaustivo circa il “fare l’infermiere” e non sull’ “essere infermiere”. La deriva tecnicistica può essere contrastata solo da una coscienza professionale forte, basata su chiarezza del cammino professionale svolto e da un’estrema coerenza di vision, in tutti gli ambiti della professione (organizzazioni, università, organi di rappresentanza,…). Citando Bauman “è diventata quasi una banalità affermare che i gruppi che perdono la loro memoria perdono la loro identità, che perdere il passato conduce a perdere il presente e il futuro; se la posta in gioco è la preservazione di un gruppo, allora il successo o il fallimento di questo tentativo dipende dagli sforzi per tenere viva la memoria”.

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[1] Infermiera laureata magistrale, Tutor pedagogico Corso di Laurea in Infermieristica Università Cattolica sede Cottolengo di Torino – Membro della Comunità Sperimentale di Riflessione Infermieristica di Torino

[2] Membri della Comunità Sperimentale di Riflessione Infermieristica di Torino

FILONE 9 – AGGREGAZIONE E POLITICA PROFESSIONALE

a cura di Davide Consales[1]

[con il contributo di Arianna Procacci, Paola Tortorella] [2]

Di che cosa si tratta?

L’uomo è animale sociale: tende per sua natura ad aggregarsi con altri individui. È significativo che Aristotele faccia convergere in un’unica logica il “vivere socialmente” e il “vivere politicamente”. Aggregazione come istinto primario dell’uomo, che trova naturalmente il suo modo di organizzarsi e regolamentarsi. La politica è un costrutto che nasce spontaneo a seguito di un processo di socializzazione.

Perché è importante in tema di politica professionale?

  • Non è possibile fare politica individualmente: la politica per sua natura si rivolge all’altro. La politica professionale deve rifuggire gli individualismi e nutrirsi di obiettivi comuni e condivisi.
  • La politica professionale infermieristica valorizza la partecipazione non solo nei momenti elettivi degli organi di rappresentanza, ma anche attraverso varie forme di consultazione spontanee e richieste, individuali o collettive, ai vari livelli organizzativi e sociali.

Perché abbiamo scelto questa tematica?

Perchè l’aggregazione è uno dei tasselli più bistrattati del fare politica professionale in ambito infermieristico. Mancanza di una rappresentanza forte, di luoghi e momenti di incontro per la riflessione e la progettazione comunitaria, di azioni di miglioramento, ma anche percorsi di carriera che incentivano l’individualismo anziché la rete, sono alcune delle problematiche che occorre affrontare per superare il gap.

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[1] Infermiere laureato magistrale –  Dipartimento Anestesia e Rianimazione Fondazione Poliambulanza Brescia –  Membro della Comunità Sperimentale di Riflessione Infermieristica di Torino

[2] Membri della Comunità Sperimentale di Riflessione Infermieristica di Torino